Bahiranga e Antaranga yoga
Il Viaggio dall’Esterno all’Interno nella Tradizione dello Yoga
Lo yoga non è solo praticare le asana, anche se quella parte dello yoga è già un ottimo punto di partenza. Lo yoga può essere anche, per chi lo desidera intraprendere, un viaggio di trasformazione, che ci porta a esplorare non solo il corpo, ma anche la mente e lo spirito. Nella tradizione dell'Ashtanga Yoga di Patanjali così come in quella Tantrica, questo viaggio si suddivide in due fasi principali: il Bahiranga Yoga, o yoga esterno, e l’Antaranga Yoga, lo yoga rivolto all'interno. Entrambi sono essenziali per il percorso yogico, ma comprendono pratiche e obiettivi differenti.
Bahiranga Yoga: Lo Yoga Esterno
La parola "Bahiranga" deriva dal sanscrito e significa "esteriore" o "rivolto all'esterno". Questa fase dello yoga è dedicata al perfezionamento delle pratiche che coinvolgono il il comportamento etico, il corpo e il respiro. Secondo Patanjali, i primi quattro rami dell’Ashtanga Yoga fanno parte del Bahiranga Yoga:
- Yama – Le regole etiche e morali verso il mondo esterno, come la non violenza (Ahimsa) e la verità (Satya)
- Niyama – Le osservanze personali, come la purezza (Shaocha) e la disciplina (Tapas)
- Asana – La pratica delle posizioni fisiche, che stabilizza il corpo e la mente.
- Pranayama – Il controllo del respiro, che equilibra e direziona le energie interne e prepara la mente alla meditazione.
Il Bahiranga Yoga è la parte prevalentemente conosciuta in occidente dello yoga. Si concentra sul miglioramento della nostra relazione con il mondo esterno e sulla preparazione del corpo e della mente per fasi più profonde. È attraverso queste pratiche che si sviluppa la consapevolezza fisica e si inizia a coltivare l’autodisciplina, il che è cruciale per l’avanzamento nel percorso yogico.
Antaranga Yoga: Lo Yoga Interno
Dopo aver stabilito le basi con il Bahiranga Yoga, il praticante è pronto per un livello più profondo di introspezione: l’Antaranga Yoga. "Antaranga" significa "interno" o "rivolto verso l'interno", e rappresenta il passaggio dalla pratica esterna a quella che coinvolge direttamente la mente e la coscienza (Atman).
L'Antaranga Yoga comprende gli ultimi tre rami dell'Ashtanga Yoga:
- Pratyahara – La ritrazione dei sensi, che aiuta a distaccarsi dalle distrazioni esterne per rivolgere l’attenzione verso l’interno
- Dharana – La concentrazione univoca, in cui la mente si focalizza su un singolo punto o oggetto
- Dhyana – La contemlplazione, profonda e senza sforzo.
- Samadhi – Lo stato di unione, in cui il praticante sperimenta l’assoluta connessione con il tutto.
L’Antaranga Yoga rappresenta la pratica invisibile, quella che non può essere osservata dall’esterno e dagli altri, che si manifesta come trasformazione interiore. Mentre nel Bahiranga Yoga ci si prepara fisicamente e mentalmente, nell'Antaranga Yoga si inizia il vero viaggio alla scoperta del Jivatman e verso il Paramatman.
Il Passaggio tra Bahiranga e Antaranga Yoga
Il passaggio tra queste due fasi avviene attraverso Pratyahara, la ritrazione dei sensi. Dopo aver sviluppato la disciplina e la consapevolezza necessarie attraverso le pratiche esterne, il praticante inizia a rivolgere l'attenzione dentro di sé. È qui che il viaggio yogico prende una svolta profonda: non è più questione di come ci comportiamo o muoviamo il corpo, ma di come impariamo a quietare le agitazioni di citta, la mente oggettiva, e distaccarci dal mondo esterno.
Dharana e Dhyana rappresentano poi la concentrazione e la contemplazione, in cui si sviluppa una stabilità mentale sempre più profonda, culminando nell'unione, gli stati di Samadhi. Questo è l'obiettivo ultimo del percorso yogico: l’esperienza dell’unione con l’universo, uno stato in cui le barriere tra l'individuo e il divino svaniscono.
Perché Bahiranga e Antaranga Yoga Sono Complementari
Bahiranga e Antaranga Yoga non sono due percorsi separati, ma fasi complementari di uno stesso cammino. Senza la solidità del Bahiranga Yoga, l'Antaranga Yoga non può essere raggiunto. Le pratiche fisiche e la disciplina etica sono fondamentali per preparare il corpo e la mente alla meditazione e all'esperienza della trascendenza.
Allo stesso modo, praticare solo il Bahiranga Yoga senza mai intraprendere l'Antaranga significherebbe fermarsi alla superficie. Lo yoga non è solo flessibilità fisica o controllo del respiro: è la padronanza della mente, la ricerca interiore e, infine, l'unione con il sé.
Come Iniziare a Praticare Bahiranga e Antaranga Yoga
Per iniziare a praticare Bahiranga Yoga, puoi seguire lezioni di yoga fisico e di pranayama, e lavorare sulla tua consapevolezza etica e personale. Un buon punto di partenza è sviluppare una pratica quotidiana di asana e di respirazione controllata.
Man mano che acquisisci esperienza, puoi introdurre la ritrazione dei sensi (Pratyahara) nella tua vita quotidiana, dedicando del tempo alla meditazione o semplicemente cercando momenti di silenzio e introspezione.
Nel tempo, queste pratiche ti guideranno verso l’Antaranga Yoga, dove potrai esplorare la profondità della tua mente e raggiungere stati di consapevolezza sempre più elevati.
Bahiranga Yoga e Antaranga Yoga rappresentano un viaggio dall'esterno all'interno, dall'azione fisica alla trasformazione spirituale. Entrambi sono parte integrante del cammino yogico e, insieme, conducono il praticante verso l’unione con sé stesso e l'universo.
Namaste 🙏