25 Novembre: giornata contro la violenza sulle donne. Pensiamo alla grazia, alla gratitudine che derivano da una lingua antica (lat. gratia, der. di gratus ‘gradito, riconoscente’). Pensiamo alle donne, pensiamo alle madri, pensiamo alle figlie. Pensiamo alle società matriarcali e pensiamo alle società dove dovrebbe vigere la parità di genere.
Pensiamo alla gratitudine per la Madre, non solo quella che ci ha messo al mondo e pensiamo a come lei si sia presa cura di noi. Pensiamo alla natura e a come le femmine di ogni specie vengano rispettate e accolte per la loro capacità di dare la vita, ma anche di procurare il sostentamento della famiglia.
25 Novembre: giornata contro la violenza sulle donne. Ora pensiamo alla società moderna, pensiamo a tutte le compagne, mogli, figlie, donne che vengono abusate o picchiate in tutto il mondo. Pensiamo alle donne che vengono maltrattate da Nord a Sud, da Est a Ovest, per mano di chi non ha grazia, non ha gratitudine, non ha riconoscenza di nulla.
Non bisogna andare lontano, spesso vicino a noi ci sono donne che soffrono per diversi tipi di abuso perché la violenza non è solo fisica.
25 Novembre: giornata contro la violenza sulle donne. Prendiamoci cura di noi, prendiamoci cura della società, prendiamoci cura dell'ambiente che ci dona la vita ogni giorno: sosteniamo con un gesto, con una parola, con un consiglio se richiesto... appoggiamo chi ha bisogno di noi e diamole forza.
Il mondo può diventare un posto migliore, se lo vogliamo e ci impegniamo a coltivare un piccolo seme di amore che domani sboccerà in una pianta rigogliosa.